Inter, Conte: «Quando perdo, diventa un lutto per la mia famiglia. Quella volta in cui mentii all’Avvocato…»

by Redazione Cronache

Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha rilasciato un’intervista al programma Che tempo che fa, in onda su Rai 2.

STAGIONE – «Sono contento, non diciamo ancora nulla. Abbiamo iniziato un nuovo percorso e per ora siamo primi, incrociamo le dita. La vittoria non la godo molto, mentre la sconfitta la avverto di più, anche un paio di giorni. Diventa quasi un lutto temporaneo per la mia famiglia».

DA RAGAZZO – «Si iniziava in mezzo alla strada. Quando ero bambino pensavo che finché non fossi apparso su una figurina non mi sarei mai potuto considerare un vero calciatore».

GIANNI AGNELLI – «Quando ho incontrato l’Avvocato gli ho mentito: gli dissi che avevo fatto qualche gol, ma in realtà ne era solo uno, al Napoli di Maradona, che è l’avversario più forte che abbia mai affrontato».

DIFFERENZE TRA SERIE A E PREMIER – «In Inghilterra si apprezza l’atmosfera, i tifosi vengono a godersi uno spettacolo e ad applaudire. Ricordo che battemmo il Middlesbrough che con quella sconfitta retrocesse, ma i giocatori andarono ugualmente sotto la curva. In Italia possiamo migliorare in questo».

ESULTANZE – «Quando esulto si vede tutta la passione che ho, anche se poi dopo me ne vergogno un po’. Ma io sono fatto così, mi dispiace se a qualcuno possa dare fastidio».