Inter, Conte: «Rimango solo se si apprezza il mio lavoro, altrimenti…»

by Redazione Cronache
sanchez

Successo importante per l’Inter che batte il Torino 3-1 in rimonta. Ecco le parole di Antonio Conte ai microfoni di SkySport nel post partita.

REAZIONE – «Sinceramente penso che la partita l’abbiamo iniziata molto bene. Avevamo il dominio in tutto e per tutto. Poi c’è stato questo calcio d’angolo… Come ho già detto, è un periodo in cui capita un episodio e prendiamo gol. Oltretutto dispiace tantissimo per l’errore di Samir. Poi alla fine basta guardare le statistiche. Quel gol poteva ammazzare chiunque, poteva innervosirci. I ragazzi sono stati bravi a crederci, a creare, a non mollare. Sono contento anche per Godin che ha trovato il gol. Il fatto che sia il diciottesimo marcatore di questa stagione, significa che siamo molto più imprevedibile».

MORALE – «I tre punti servono per dare certezze, entusiasmo, anche ai calciatori. Servono per ripagare il lavoro e i sacrifici di tutti, anche dello staff tecnico. Ultimamente siamo stati puniti anche troppo, anche per errori individuali. Quindi alla fine dispiace quando il risultato non arriva».

FILOSOFIA – «Sono convinto che la strada sia quella giusta. Il gioco che vogliamo è questo: dominio, possesso, pressing. Ovvio che poi interpretando le partite così si rischia. Ma noi vogliamo questo».

FUTURO – «Sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale, per riportare l’Inter dove merita e per ricominciare a vincere. Ci vuole del tempo. So che in passato ho sorpreso perché ho allenato e vinto con squadre subito al primo anno: penso in Inghilterra con il Chelsea, o alla Juventus. Detto questo, son contento, sono entusiasta di lavorare con questi ragazzi, ma non voglio essere di troppo. Se le persone son contente del mio lavoro, non vedo perché non si debba continuare. Se invece è il contrario, allora…»

ERIKSEN – «Sta lavorando. Deve cercare di mantenere determinati livelli. Credo sia giusto fare certe scelte in certe situazioni. Anche lui ha capito che è arrivato all’Inter, una squadra ambiziosa, che chiede. In Italia le aspettative sono alte, soprattutto quando arrivi in tromba come lui. In Inghilterra ci ho lavorato e posso dire che l’ambiente è diverso, molto più tranquillo, molto più ‘enjoy’. Devo fare delle scelte per il bene dell’Inter. Sapete che quando scelgo un giocatore, l’ultima cosa che guardo è dal collo in su».

SANCHEZ – «Adesso sta bene. Siamo contenti. Lo abbiamo aspettato tanto. Ha ancora margini di miglioramento. Non dimentichiamo che noi abbiamo fatto 3/4 di campionato con la ‘LuLa’, come l’avete chiamata voi sui giornali. Però posso dire che la coppia Lautaro-Sanchez funziona benissimo. Diciamo che mi sarebbe piaciuto averlo per tutto l’anno, è chiaro. Per fortuna che ne Lautaro ne Lukaku si sono infortunati quando avevamo solo loro. Sanchez non è un goleador. Gli piace ed è bravo a ricevere il pallone tra le linee, con il primo controllo può e sa già saltare l’uomo, ha l’ultimo passaggio nelle corde».