Juventus, McKennie: «Quando chiama la Juve impossibile rifiutare. In italiano so dire…»

by Redazione Cronache
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Weston McKennie, centrocampista della Juventus, intervistato dalla ESPN ha raccontato la sua esperienza in bianconero. Queste le sue parole:

AMBIENTAMENTO – «Sta andando bene, mi stanno aiutando tanto ad ambientarmi. Il primo giorno è stato bello: entrare nello spogliatoio e cantare davanti agli altri è stato strano ma poi li ho visti e ho pensato che da loro potessi imparare tanto».

SCELTA – «In generale posso dire che il mio sogno era andare in Premier League ma quando la Juventus mi ha chiamato, con questi giocatori, con questo staff, con Pirlo in panchina, mi hanno intrigato subito. Un club che vince è una grande sfida, ci sono i migliori al mondo, è perfetto per i miei obiettivi. Voglio vincere e fare la storia del club. Come tradizione e sostegno è una delle società più interessanti».

BUNDES VS. SERIE A – «Qui è tattico, in Germania pure ma qui ancor di più. Alla Juventus devo fare il mio lavoro, non devo fare oltre a quel che devo fare, ci sono stelle. Allo Schalke ho giocato in più posizioni, con la palla dovevo fare a volte cose anche cose in più. Qui uno, due, tre tocchi, poi devo passare al mio compagno. Non devi preoccuparti di strafare qui».

RONALDO – «È un onore essere con lui. Ricordo la prima volta che l’ho visto, ho pensato “Weston, stai calmo”. È un ragazzo genuino, va dritto al punto. Scherziamo, mi chiama “Texas Boy”. Potrebbe essere snob ma non è così, ti aiuta e supporta a prescindere dalla tua età o carriera».

PIRLO – «È stato uno dei motivi per cui sono venuto alla Juventus, mi ha intrigato tanto. Mi ha affascinato la possibilità di essere allenato da uno come Pirlo. Ora è il mio allenatore ed è bello».

USA – «Siamo una Nazionale che unisce esperienze importanti. Io sono con Ronaldo, Dest è ora con Messi, è importante e bello portare alla selezione queste esperienze».

LINGUA – «La frase che uso di più è “ho fame”, perché è la verità».