Ci si aspettava che la UEFA distribuisse i tagli su due o tre anni, ma una lettera inviata alle associazioni rivela che è stata presa la decisione di spalmare l’onere su cinque anni. Per fare un esempio, il Manchester City, il club inglese che ha incassato di più la scorsa stagione, avrebbe dovuto ottenere oltre 96 milioni di euro dalla Champions League della scorsa stagione. Secondo l’analista finanziario Swiss Ramble, un taglio del 4%, ossia quello previsto dalla UEFA, vedrebbe diminuire i ricavi di 3,8 milioni, fino a 92,2 milioni.

Il calo delle entrate segue la riduzione del numero di partite da parte della UEFA, dopo la decisione di disputare quarti di finale e semifinali in gara unica con una compensazione anche per emittenti e sponsor per i ritardi causati dal virus.

Andrea Agnelli, presidente dell’ECA, durante il discorso di apertura della 24esima Assemblea Generale dell’associazione dei club europei aveva parlato così: «Abbiamo visto sconti per 330 milioni in Premier League200 milioni in Bundesliga, siamo nel processo di finalizzare le cifre con l’UEFA che prevedono una riduzione di 575 milioni per i diritti tv delle competizioni internazionali, soldi che non saranno distribuiti, che colpiranno il top delle nostra piramide»