L’Atalanta e i numeri da big: in attacco come le grandi d’Europa

by Redazione Cronache
atalanta

di Giulio Zampini

L’Atalanta è entrata nella storia dalla porta principale. Nessuna scorciatoia, escamotage o sotterfugio. Alla banda di Gasperini è stato aperto il portone europeo dell’élite del calcio dai portieri d’albergo. E tappeto rosso, per loro, visto il meritato percorso.

Atalanta, non solo numeri

La parola chiave è tempo: un solo punto alla quarta giornata del girone, con 11 goal incassati e soltanto due all’attivo. Poi la svolta: sei punti (e cinque reti) contro Dinamo e Shaktar. Ma anche qualità: l’Atalanta impressiona per le statistiche offensive che la rendono una tra le più prolifiche in zona goal. Merito di chi crea le occasioni, il Papu oltre a Ilicic, se i bergamaschi sono secondi nella classifica dei tiri totali (290), ma anche pregio di chi rifinisce, Muriel e Zapata, se i nerazzurri sono quarti nei top-5 campionati europei per expected gol (38,84), oltre alla medaglia di bronzo per calci d’angolo a favore (7 a match).

Il lavoro per la vittoria

«Qui ci sono lavoro e sacrificio», così Alejandro Gomez ha commentato emozionato il passaggio del turno ai microfoni di Sky. I risultati di oggi sono il frutto del lavoro di ieri. L’Atalanta di Percassi, oltre che di Gasperini, parte da lontano nella programmazione, proprio come fa in campo: imposta dal portiere, chiama a raccordo tutta la squadra e attacca con più uomini possibili, da quelli offensivi fino ai terzini di spinta e i centrocampisti d’inserimento. È così che i bergamaschi risultano dominanti anche in zona goal, come certifica il dato WyScout: Atalanta quarta per tocchi nell’area avversaria, oltre che per passaggi chiave (81). Un successo costruito e meritato quello della squadra e di Gasperini, per lui una sorta di rivincita personale sui nerazzurri di Milano con i nerazzurri di Bergamo.

CONSIGLIATI – Atalanta, quante big nel sorteggio agli ottavi