Mancini: «La Spagna è come noi, sarà una bella Final Four. Lo sport senza tifosi è un’altra cosa»

by Redazione Cronache
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Il ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini, ha parlato in conferenza stampa a margine del sorteggio della Final Four di Nations League. Gli azzurri – ricordiamolo – affronteranno la Spagna in semifinale, mentre nell’altra sfida si daranno battaglia Belgio e Francia.

NATIONS LEAGUE – «Vinciamo noi (ride, ndr). Sarà una bella final four, tra le quattro migliori nazionali d’Europa, quindi sarà sicuramente divertente».

BILANCIO DA CT – «All’inizio è stato un po’ più difficile perché la situazione era un po’ particolare. Non ci qualificavamo al Mondiali dopo tanti anni ed eravamo molto tristi, c’era bisogno di fare qualcosa di diverso. Siamo riusciti a mettere una squadra con giovani bravi e di prospettiva con quelli più esperti e si è creato un buon gruppo».

FUTURO DI SERGIO RAMOS – «Non sono il presidente del Real Madrid ma penso che sia da anni uno dei migliori difensori al mondo. È fortissimo perché molto tecnico, carismatico e sicuramente il giocatore più importante del Real Madrid e della Spagna, perché dà quel carattere importante che serve».

SPAGNA – «Sono come noi, hanno cambiato diversi giocatori, ne hanno tenuto qualcuno esperto e forte come Ramos. È riuscita a rimettere in piedi una nazionale forte, magari più verticale ma comunque tecnica. Il gioco un po’ si avvicina a quello del passato. Penso che sarà una partita molto bella».

FUTURO – «Ci saranno ora le qualificazioni mondiali e dovremo farcela a qualificarci, poi l’Europeo e infine la Nations League. Vorremmo fare bene perché da tempo non siamo tra le prime. La Nations League è una buona competizione che ha abolito le amichevoli che ormai non erano prese seriamente, per cui è una buona cosa».

CHIELLINI – «Mi spiace per l’infortunio di Giorgio che per noi è un uomo e giocatore importante. Avrà la possibilità comunque di recuperare».

TIFOSI – «Spero che tornino già per gli Europei o meglio ancora per le qualificazioni di marzo. Lo sport senza spettatori è altra cosa».