Bologna, conferenza Mihaljovic: «Hickey mi piace, ha le palle. Barrow non sta giocando come sa»

by Redazione Cronache
mihajlovic

Sinisa Mihaljovic, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio. Queste le sue parole:

TREND NEGATIVO – «Se qualcuno pensa che io cambierò forse non mi conosce bene: quasi tutti i gol presi sono stati per errori individuali o comunque in superiorità numerica. Il coraggio non va mai messo da parte, anzi proprio in certe situazioni ne serve ancora di più per limitare la paura. Più coraggio hai e meno paura senti. Nelle due ultime gare, quelle contro Benevento e Sassuolo, avremmo meritato se non 6 almeno 4 punti in più. Preoccupato? No, lo sarei se avessimo giocato di male, invece i ragazzi sono stati bravi, le occasioni le abbiamo create. Dobbiamo crescere nell’attenzione e nel coraggio, e per averle nella continuità bisogna avere pazienza e convinzione. Questa è la strada giusta».

TERZINI – «De silvestri è disponibile? Penso di sì. Ha avuto una piccola distorsione, ieri si è allenato e credo ce la faccia. Hickey? Si è trovato a marcare i due centravanti contro Benevento e Sassuolo, domani starà su Immobile in certe situazioni: perché i centravanti così lavorano di furbizia e vanno sul secondo palo. Hickey mi piace perché ha le palle: e giocherà ancora. Può sbagliare sì, ha 18 anni: mi arrabbierei di più se sbagliasse uno di trenta».

BARROW – «Non è in condizione, lo sa anche lui. Abbiamo giocatori di qualità ma quando non ti danno quello che ti possono dare diventa più difficile fare risultato. In queste quattro partite lui non è stato quello a cui siamo abituati. Dei quattro giocatori offensivi due non sono ancora al massimo della condizione. Tutti, comunque, si stanno allenando bene».

CAMBI – «Quando entrano danno tutto e comunque a volte succede che non ti diano per quanto ti aspetti. Sansone dall’inizio? Anche Vignato potrebbe avere chance. Come dice Benitez, aspetto che il cuscino mi dia consigli, io ne uso tre, forse mi fanno troppo casino in testa e ne devo togliere uno».

SKORUPSKI – «Noi sappiamo quello che lui può fare e io non sono uno di quelli che vuole per forza giocare da dietro. Lo facciamo se c’è la possibilità e lui sa in quali situazioni si può fare, ma dal campo tocca a lui scegliere. Se non si può fare si può buttare palla lunga. Ci sono magari portieri più bravi con i piedi ma anche portieri che parano meno. Credo che lui rispetto all’anno scorso sia migliorato anche se non diventerà mai Reina. Per me è importante che lui metta in pratica ciò che abbiamo provato».