Milan, Tomori: «Derby di Milano come le partite di Premier. Scudetto? Ci crediamo»

by Redazione Cronache
tomori

Fikayo Tomori, difensore del Milan, si presenta in conferenza stampa. Il calciatore inglese torna sul derby di Coppa Italia contro l’Inter e dice la sua anche sulla corsa scudetto, oltre a soffermarsi sul suo arrivo in rossonero.

DERBY MILANO  – «Se ho avvertito l’intensità del match? Sicuramente, anche in Premier tutte le gare sono giocate con aggressività e velocità, ed essendo un derby sono gare molto intense, anche dal punto di vista emozionale, ho sentito lo stesso spirito».

SCUDETTO – «Sono arrivato con la squadra in cima alla classifica ed è un obiettivo a cui tutti crediamo. Sarebbe un trofeo in più da aggiungere alla storia del Milan e anche io voglio contribuire, non dobbiamo avere paura di dirlo, ci crediamo».

MILAN – «Al Milan hanno giocato tanti grandi difensori come Maldini, Nesta e Baresi. Voglio far parte della storia del Milan, fin dal primo giorno ho respirato la tradizione di questo club. Sono convinto di aver preso la decisione giusta a venire qui, voglio partecipare ai successi del Milan».

RUOLO – «Direi che io non presto attenzione alle posizioni. Dove devo giocare gioco. Ascolto quello che mi dice il mister e sono pronto a giocare nella posizione migliore.
La mia ambizione principale è di fare bene a prescindere dalla posizione».

CHIAMATA – «Quando mi ha chiamato Maldini non ho avuto dubbi, sappiamo tutti che è stato il più grande difensore. Quando il mio procuratore mi diceva che mi cercava Maldini non ci ho pensato due volte. Lampard è stato il mio mentore, ho giocato al Chelsea da quando avevo 7 anni, ma non si può dire se mi sento più vicino o lontano. Ora sono al Milan e sono concentrato a fare bene per il club».

ADATTAMENTO«Sono venuto qui in Italia e nonostante la barriera linguistica mi hanno aiutato tutti. L’adattamento è stato molto facile. Ho sempre desiderato fare un’esperienza nuova fuori dall’Inghilterra. Mi ha sempre attratto andare in un altro paese. L’Italia è il posto migliore per crescere sia come calciatore che come persona».