Un ex compagno di Maradona rivela: «Ha cominciato con la cocaina al Boca, nel 1981»

by Redazione Cronache

La morte di Diego Armando Maradona ha lasciato tanto dolore e sconforto nelle persone che lo conoscevano, ma anche tante dichiarazioni e scoop, che adesso stanno venendo fuori.

A tal proposito, Carlos Fren, ex compagno di squadra dell’ex numero 10 del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Infobae, svelando alcuni retroscena sul Pibe de Oro.

DIPENDENZA – «Mi indigna vedere e sentire di gente che dice di averlo conosciuto bene, quando in realtà lo ha visto un paio di volte o gli ha fatto un’intervista. E mi fanno ridere quando per esempio dicono che ha iniziato a consumare cocaina in Spagna. Purtroppo è stato ancora prima, mentre giocava al Boca Juniors nel 1981. Lì è entrato in quella porcheria di mondo che tanto gli ha rovinato la vita».

FAMA – «Diego era un ragazzo meraviglioso, niente a che vedere con quello che è diventato dopo: era umile, semplice, ascoltava i consigli delle persone con più esperienza. Ma poi la vita ti cambia, quando arriva la fama, il fatto di non potere andare da nessuna parte se non con 200 persone attorno. Sono cose che bisogna vivere per capirle, sicuramente è una situazione difficile. Credo che la sua esplosione sia stata una delle più rapide nella storia del calcio e in capo a poche settimane non poteva più stare tranquillo».

LEGAME – «Io ero uno dei pochi che poteva farsi sentire e dirgli le cose come stavano. Eravamo al Racing e una sera, contro il San Lorenzo, l’ho visto male, non era in condizioni di allenare. E infatti ha saltato le tre partite successive. Quando è tornato mi ha ringraziato di averlo sostituito, perchè gli avevo permesso di rimanere un po’ a casa e di stare con Claudia e con le ragazze. Va detto che era una persona difficile e se vuoi bene a qualcuno e lui non ti ascolta, nonostante tutti i tuoi sforzi, devi lasciare stare. Perchè sarei dovuto rimanergli accanto? Se invece di prendersi un whiskey si prendeva tre bottiglie, nessuno gli diceva nulla, nessuno gli stava vicino. Le cose non possono funzionare così».