Napoli, conferenza Gattuso: «Non recupero nessuno degli infortunati. Mertens? Verrà in panchina, ma è fermo da tanto»

by Redazione Cronache
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Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Granada.

INFORTUNATI – «Koulibaly e Ghoulam erano a disposizione a Bergamo e lo saranno anche domani. Abbiamo perso anche Osimhen, per il resto non recuperiamo nessuno. Demme e Hysaj fanno differenziato e non sono ancora pronti per essere convocati».

MERTENS – «Ieri ha fatto individuale, verrà in panchina, ma è da tanto tempo fermo. Ci ha dato disponibilità, ma sappiamo che non è al 100%. Penso possa avere 15 minuti da darci se ci fosse bisogno, vedremo come fare».

POLITANO TITOLARE – «Vediamo domani, non faccio nomi perché non voglio dare nessun vantaggio. Può giocare anche Elmas, domani decidiamo».

DIFFICOLTÀ – «Stiamo attraversando un momento negativo, con prestazioni al di sotto delle nostre possibilità. Indossiamo una maglia storica, rappresentiamo una città fantastica e ognuno si deve assumere le responsabilità. Il primo colpevole sono io, bisogna lavorare e parlare poco. Inutile star lì a chiacchierare, quello che stiamo facendo non basta sia per i risultati che per gli infortuni. Bisogna parlare meno e fare più fatti».

SQUADRA – «Mi aspetto di partire meglio di come siamo partiti all’andata. Sappiamo bene le loro caratteristiche e invece ci siamo fatti sorprendere, penso che in questo momento la squadra deve leggere meglio certe situazioni. Anche a Bergamo è andato male sotto questo aspetto, dobbiamo annusare il pericolo. A livello di mentalità dobbiamo metterci qualcosa in più».

EUROPA LEAGUE – «L’obiettivo è su tutte le competizioni, ma bisogna valutare come ci siamo arrivati,In questo momento a livello numerico siamo con l’acqua alla gola, non è una scusa. Chi sta giocando sta dando tutto, in questo momento devo ringraziare i miei giocatori per come stanno stringendo i denti. Giocando ogni tre giorni non si recupera al 100% e non ti permette di allenarti. Sono tre mesi che non abbiamo una settimana intera per lavorare sulle nostre cose».