Simone Inzaghi ha salvato la vita al fratello di un ex calciatore della Lazio

by Redazione Cronache
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Simone Inzaghi ha salvato la vita a Cesare Rambaudi, fratello di Roberto detto Rambo, ex freccia della Lazio di fine anni Novanta. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, infatti, una telefonata dell’allenatore della Lazio sarebbe stata fondamentale per il ricovero del Rambaudi, vittima di una peritonite.

Cesare aveva iniziato a sentirsi male mercoledì scorso a Torino, città in cui vive la madre, raggiunta per espletare alcune pratiche. Cesare in nottata ha iniziato ad avvertire dolori addominali, assieme alla moglie ha richiesto l’intervento del 118 torinese. E’ stato trasportato in un ospedale di Torino, è stato visitato all’interno del Pronto Soccorso. «Dopo essere stato sottoposto ad ecografia è stato rimandato in albergo, dove alloggiava, nonostante i valori sballati, con l’indicazione di assumere un antibiotico e un antifiammatorio», ha raccontato Roberto Rambaudi. Giorni di tortura, i dolori non sono mai cessati, sono diventati lancinanti nel week-end scorso. Cesare ha deciso di rientrare a Roma a bordo di una macchina guidata dalla moglie. Si è sdraiato su un sedile e ha attraversato mezza Italia per tornare a casa.

La telefonata decisiva di Simone Inzaghi

Suo fratello Roberto non ha mai smesso di seguirlo telefonicamente. Fin quando domenica, nel giorno di Pasqua, allarmato dalle condizioni di salute di Cesare, ha deciso di intervenire: ha telefonato a Simone Inzaghi per chiedere il contatto di un medico di fiducia, rintracciabile d’urgenza. Simone ha pensato subito a Michele Morelli, con il quale ha lavorato per anni in Primavera ed anche in prima squadra, fino allo scorso anno. Morelli ha contattato subito Cesare Rambaudi e l’ha raggiunto a casa assieme al collega Claudio Meli, esperto in diagnostica delle immagini. Lo hanno sottoposto ad ecografia con un ecografo portatile e, diagnosticata la peritonite, hanno disposto il ricovero d’urgenza. Roberto (oggi tecnico del Flaminia, ndr) e Cesare Rambaudi, dopo essersi riavuti dallo spavento, hanno calorosamente ringraziato Inzaghi, Morelli e Meli per l’aiuto decisivo. Sarebbe bastata un’ora in più per il peggio. I fratelli Rambaudi adesso vogliono vederci chiaro su quanto accaduto nell’ospedale di Torino cui si era rivolto Cesare.

Fonte e testo: Corriere dello Sport