Che lavoro facevano i giocatori prima di diventare calciatori

by Redazione Cronache
luis muriel

Adil Rami, il meccanico

«A scuola non andavo granché bene, e dopo la separazione dei miei genitori fui costretto a trovarmi un lavoro: meccanico o vigile che fosse non aveva importanza, dovevo pur guadagnarmi da vivere. Al mattino lavoravo, ed il pomeriggio mi allenavo con la squadra. Meccanico del comune per 1.000 euro al mese», così ha iniziato Adil Rami prima di svoltare e andare nel calcio professionistico.

Andrea Nalini, hot-dog

Ha raggiunto la Serie A con il Crotone, ma l’attaccante non ha sempre dedicato la sua vita al calcio. Infatti, specialmente agli inizi, vendeva hot-dog e inseriva i wurstel all’interno dei panini.

Dario Hubner, il carpentiere

Il carpentiere del gol che ha scritto la storia. Uno degli attaccanti di provincia più amati nel panorama calcistico italiano che non ha mai rinunciato a niente e che ha fatto di se stesso un’icona venendo dal basso. Prima di diventare un giocatore di Serie A faceva il carpentiere.

Christian Riganò, il muratore

Faceva il muratore, veniva da Lipari e voleva prendersi un sogno. Lo realizzò anche in Serie A, giocando con Fiorentina e Messina, e in Spagna nel Levante. E poi Empoli, Siena e tante società di provincia che ne hanno fatto un’icona per i ragazzi che vogliono arrivare.