Gli idoli più sorprendenti dei campioni di oggi

by Redazione Cronache

 

Marco Reus

Tanto talentuoso quanto sfortunato, l’attaccante del Borussia Dortmund è cresciuto guardando Il piccolo Mozart. Ovviamente non stiamo parlando del celebre compositore, ma di Tomáš Rosický che, come Reus, ha vestito la maglia dei gialloneri tra il 2001 e il 2006 prima di passare all’Arsenal. «Era fenomenale: velocità, tecnica, visione, intelligenza, già quando era giovanissimo al BVB. Ho preso spunto da lui per tutto, anche per i polsini. Peccato per gli infortuni che ha patito, altrimenti sarebbe stato uno dei più forti del mondo».

Antoine Griezmann

Le Petit Diable ha scelto David Beckham. La numero 7 è proprio per lui, così come le maniche lunghe quando scende in campo. «Aspiro ad essere come lui: stare a mio agio e realizzarmi sia nella conquista di trofei sia nel generare attenzione. Lui è diventato un brand, io non l’ho ancora fatto».

Paul Pogba

pogba

L’idolo del Polpo è davvero particolare e inusuale. Tutti si aspetterebbero un grande ex campione, invece il classe ’93 dello United ha dichiarato di essersi ispirato ad Abou Diaby. «Tantissimi si dimenticano di lui: era un centrocampista box-to-box eccezionale. Purtroppo ha dovuto combattere contro tantissimi infortuni. Lo guardavo sempre quando era all’Arsenal ed era uno dei titolari in mezzo al campo. Ho imparato molto da lui».

Erling Braut Håland

Anche qui si raggiungono alti livelli di epicità. Non lo indovinerebbe nessuno, molto probabilmente, ma l’idolo del talento norvegese è un ex attaccante spagnolo. Sì, ma non Raul e neanche Fernando Torres, nemmeno David Villa. Il giocatore a cui si è ispirato è Miguel Pérez Cuesta, per tutti Michu. Proprio quel soprannome era stampato sugli scarpini di Håland. L’ex Swansea è passato anche da Napoli, un’avventura breve e che in pochissimi ricordano, prima di ritirarsi a soli 31 anni.

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Lionel Messi

In tanti lo sapranno già: l’idolo della Pulce è Pablo Aimar. Anche lui argentino, ex River Plate, Valencia e Benfica, ha ricevuto i ringraziamenti di Messi nel giorno del suo addio al calcio. «Si ritira un grande, uno dei miei idoli. Pablo Aimar, ti auguro il meglio per la prossima tappa della tua vita. Grazie per averci regalato la tua magia».

Bastian Schweinsteiger

Ha vestito la maglia del Bayern Monaco, ma anche quella del Manchester United e il suo idolo è stato una bandiera di quest’ultimo club. Uno dei personaggi più controversi e affascinanti degli ultimi trent’anni, Eric Cantona ha influenzato il Bastian adolescente, come più volte dichiarato da lui stesso che lo ha definito il suo ‘eroe’.

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