Petrolio, ciclismo e ora il pallone: sorpresa Kazakistan in Nations League

by Francesco Pietrella
Kazakistan

In Kazakistan Vincenzo Nibali è più famoso di Gigi Buffon. Di sicuro ad Astana, la capitale del Paese che ha cambiato quattro nomi in circa sessant’anni: Akmolinsk, Celinograd sotto l’Unione Sovietica, Astana, Nur-Sultan e ora di nuovo Astana, per volere del nuovo ministro Qasym Toqaev, successore di Nursultan Nazarbaev – capito il perché dell’ennesimo cambio? – al potere per trent’anni. In Kazakistan seguono l’hockey su ghiaccio, il pallone e ovviamente il ciclismo: l’Astana Qazaqstan Team è una delle squadre più importanti al mondo. Ha vinto tre volte il Giro d’Italia – due con Nibali e una con lo spagnolo Alberto Contador – due volte il Tour De France (Nibali e Contador) e altrettante Vuelta (Contador e Aru). 

Kazakistan storico

Il calcio fa da sfondo, contorno, anche se gli ultimi risultati della nazionale impongono un’attenzione maggiore: il Kazakistan di Magomed Adiyev, c.t. russo con un passato nell’Anzhi, il club miliardario oggi scomparso, allena i ‘falchi’ da qualche mese e ha già conquistato una storica promozione nel gruppo B di Nations League. Nel 2022 ha perso solo due partite – di cui una ai rigori, contro la Moldavia – battendo nazionali più quotate come la Slovacchia di Lobotka e Skriniar. Il Kazakistan ha chiuso il girone con 13 punti: quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta ininfluente con l’Azerbaigian. Attualmente la nazionale è 114esima nel ranking Fifa, a circa trenta posizioni dal suo record assoluto (83a nel 2016).  

I talenti di Adiyev

I kazaki giocano quasi tutti in patria, eccezion fatta per una manciata di calciatori in campo tra Russia, Cina e Belgio. Si tratta dei difensori Marat Bystrov e Yan Vorogovsky, divisi tra Akhmat Grozny e Molenbeek Brussels (seconda divisone belga), del mediano Georgy Zhukov, in Cina con i Cangzhou Mighty Lions e di Bakhtiyar Zaynutdinov, il giocatore simbolo per talento e qualità. Fantasista dai piedi buoni, 24 anni, gioca con il Cska Mosca e in nazionale ha segnato 10 gol in 24 partite. Un altro da segnalare è Abat Aymbetov,  punta rapida e vloce, cinque squilli con i ‘falchi’ di cui tre nel gironcino di Nations League. Uno dei più decisivi. Nel gruppo C solo Muriqi e Kvaratskhelia hanno segnato di più.

Astana pigliatutto

In campionato la squadra più famosa è l’Astana, il club della capitale che gioca in uno stadio da 30 mila posti costato 185 milioni di dollari. L’Astana Arena, il secondo impianto più capiente del Paese dopo il Munaytpasov di Sımkent, è stata inaugurata nel 2009 con una gara tra stelle arbitrata da Collina: c’erano Shevchenko, Kaladze (oggi sindaco di Tiblisi, capitale della Georgia) e Hakan Sukur. L’Astana è sotto il controllo di Samruk-Kazyna, un fondo da 90 miliardi di dollari che possiede mezzo Kazakistan: le poste, le ferrovie e ovviamente petrolifero, il core business di un Paese pieno di giacimenti. Il club, nato nel 2009 e vincitore di sei campionati di fila dal 2014 al 2019, rifornisce la nazionale di calciatori da diversi anni. Vanta quattro partecipazioni alla fase a gironi di Europa League, dove ha raggiunto i sedicesimi nel 2017/18 (out contro lo Sporting Lisbona), e una storica qualificazione alla fase finale di Champions nel 2015/16. 

Arshavin e Vagner Love

Un’altra squadra degna di nota è il Kairat Almaty, dove Andrej Arshavin ha chiuso la carriera nel 2018. Curiosità: il giorno del suo addio al calcio tutti i bambini e gli adulti di nome Andrej sono entrati gratis allo stadio. L’anno scorso ha giochicchiato qualche partita anche il brasiliano Vagner Love, la punta dalle trecce colorate e i mille intrecci amorosi, star del Cska Mosca e campione mondiale di gaffe. Una volta, invitato al Cremlino con tutta la squadra, passò un pallone a Putin dopo avergli palleggiato accanto. Gelo da generale inverno. In un Paese dove a gennaio si toccano i -30 gradi. Come ad Astana, la capitale dai quattro nomi dove il calcio è di nuovo d’attualità.